Per i dieci anni di pubblicazione di GORIZIA EUROPA, abbiamo raccolto tutte le 69 copertine pubblicate in questi anni. Una testimonianza della vita politica di Gorizia per un decennio, e dell’impegno di democratiche e democratici.
di Franco Perazza e Marco Rossi La malattia derivante dall’infezione Sars-Cov2, più nota come Covid-19, non costituisce un grave problema solo nella fase acuta, da affrontare con posti letto nelle Terapie Intensive, ma rappresenta un
Una breve cronistoria della comunità ebraica di Gorizia, deportata nel novembre del 1943.
di Marco Menato La figura di Silvio Cumpeta mi ha accompagnato per tutti questi anni di direzione, che ora volgono al termine, e non è facile condensare in poche righe tanti felici ricordi, anzi corro
di Lucia Pillon Si è svolto il 4 e il 5 dicembre scorso, in modalità online, il convegno “Gorizia al cuore dell’Europa: i Cobenzl, uomini di stato, diplomatici e mecenati al servizio degli Asburgo”, parte
La ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA sarebbe una grande opportunità per Gorizia e tutto l’Isontino ma è necessario che si faccia presto a realizzare il Piano di sviluppo che deve accompagnare la proposta al Governo.
Senza investimenti e senza un progetto di sviluppo credibilel’aeroporto non decollerà. Intervista a MARCO ROSSI, capogruppo PD in Consiglio comunale Uno degli elementi di maggiore negatività è il continuo avvicendamentodegli amministratori. Come possibile programmare in
GORIZIA EUROPA pubblica un omaggio a Italico Chiarion, nostro collaboratore recentemente scomparso. di Angiola Restaino E’ doloroso sapere che Italico Chiarion non c’è più. Noi del Partito Democratico insieme con tutta la comunità di persone
In questo numero un inserto speciale “COVID-19, COSI’ GORIZIA VIVE L’EPIDEMIA” (Fasiolo, Moretti, Ungaro, Longo) e uno speciale inserto-inchiesta su LE OPERE PUBBLICHE INIZIATE E MAI CONCLUSE.Inoltre, uno speciale dedicato a Italico Chiarion, recentemente scomparso
Gorizia come Capitale europea della cultura nel 2025 insieme a Nova Gorica è una occasione da non perdere ed è punto di arriva di decenni di apertura transfrontaliera sin dagli anni Sessanta. La riflessione di Franco Perazza parte da qui.